Gli antichi Greci e Romani fermentavano il loro vino in grandi contenitori di terracotta (dolia) con una capacità di alcuni migliaia di litri e spesso sottoterrati in maniera particolare. Per quanto concerne il magazzinaggio e trasporto, il vino o condensato di vino veniva chiuso nelle anfore di terracotta. Una tecnica simile per la produzione è ora in fase di esperimento presso pochi vinicoltori di oggi, sotto l’aspetto del movimento di “vino naturale” e “slow food”. In tanti casi, i risultati erano estremamente buoni. Non c’è dubbio che, la fermentazione in terracotta può fornire nuove e affinissime caratteristiche del vino. | |
Josko Gravner, è uno dei innovatori più importanti nell’utilizzo di vasi in terracotta per la fermentazione dell’uva; si tratta cioè di un prestigioso ed innovativo produttore di vino del Friuli. I suoi vigneti si trovano nel Friuli-Venezia Giulia nel nord-est dell’Italia, lungo la frontiera Itala/Slovena. Dal 2001, utilizzava dei orci alti (giare), trattati con cera d’api (anfore - singolare “giara”), prodotti in Georgia e sottoterrati. Il risultato: i vini bianchi sembrono più come vini rossi: profondamente aromatichi, scuri nel colore e taniche. I suoi tre vini sono Ribolla, Breg e Rosso Gravner (tutti IGT Venezia Giulia). Il bianco Breg è una miscela di Sauvignon Blanc, Riesling Italico, Chardonnay e Pinot Grigio. Il vino Ribolla deriva dalle variante autoctone Ribolla Gialla. Rosso Gravner è una miscela di Merlot e di Cabernet Sauvignon. Le valutazioni variano – alcuni indicano i suoi bianchi come i migliori in Italia. |
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Presso l’Azienda Agricola Cos a Bastonaca, Vittoria, SE Sicilia la fermentazione viene eseguita negli giare di terracotta (anfore) da 250 e 400 l. Il vino è composto del 40% di Frappato di Vittoria e del 60% di Nero d'Avola NERO D’AVOLA (una variante nativa della Sicilia) ed imbottigliato come “Pithos”. Le valutazioni sono positive. |
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Az.Agr. Frank Cornelissen, situata ai piedi del Monte Etna è un’altra proprietà Siciliana, la quale, per la fermentazione usa le giare in terracotta. L’uva è fermentata ed immagazzinata secondo le antiche tradizioni, in orci di terracotta da 400 l, sottoterrati fino al collo nelle cantine della roccia vulcanica. La prima marca si chiama “Magma” ed il vino rosso è prodotto usando l’uva del Nerello Mascalese. |
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Il “Castello di Lispida”, presso Padova, è stato convertito nel 18esimo secolo da un monistero in un residence e produttore di vino. Verso la fine degli anni 50, fu data all’attività della produzione di vino una nuova direzione, piantando nuovi vigneti ed impegnandosi per sviluppare e conservare i methodi dell’era pre-industriale della produzione del vino. Questo significava di sottoterrare le anfore, fatte esclusivamente in terracotta, nelle quali avveniva la fermentazione ed il affinarsi dell”anfora” nella produzione del vino. Si tratta di uno dei primi vini Italiani, dove venivano utilizzati i metodi dei Romani per la loro produzione. |
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Philippe e Alain Viret, proprietari della Domaine Viret a Saint Maurice/Eygues in Francia si ispiravano di esperimentare con la dolia di 420 l la qualità dei vini Siciliani che avevano provati e che erano immagazzinati in anfore. | |
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Wine production in terracotta - giare, barriques made of terracotta
Weinproduktion in Terrakotta - Böttiche, Krüge von der Terrakotta umgearbeitet
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